I ricordi di Pamela

Un laboratorio lungo due anni.

Un’opera collettiva.

Oltre cento bambini.

Un’illustratrice.

Il progetto era iniziato due anni fa….

Poi è arrivata la pandemia…

Ma venerdì 14 Maggio, finalmente, si è inaugurata l’opera collettiva insieme a Pamela e a due classi della scuola Italo Calvino di Reggio Emilia che avevano partecipato due anni fa, insieme a tante altre classi, ai laboratori didattici dell’artista.

Ognuno doveva disegnare un orsacchiotto.

Anzi, non un orsacchiotto… ma l’orsacchiotto che l’illustratrice di libri per bambini e ragazzi Pamela Cocconi aveva da bambina e ancora conserva.

 

 

Naturalmente erano saltati fuori disegni do orsacchiotti tutti diversi uno dall’altro, anche se l’originale in peluche era unico: ognuno diverso dall’altro perchè ognuno esprimeva emozioni diversi ed era realizzato da un bambino o da una bambina diversa.

 

 

“Quali sono i tuoi ricordi?”

“Che tecniche hai usato per realizzare questa cosa?”

Pamela ha assemblato molti di questi orsacchiotti e ha aggiunto i suoi ricordi d’infanzia di bambina: dalla colla Colella alla pomata per i lividi Lasonil, perchè era una bambina molto scatenata; dai biscotti Pan di Stelle che esistono ancora alle musicassette che non esistono più.

Ha poi completato l’assemblaggio con acrilici e spray realizzando un’opera che è molto piaciuta ai bambini.

Coloratissima e piena di vie e storie da attraversare e congiungere una all’altra.

Titolo: Volatile.

Per via dell’uccello in bianco e nero, la testa di uccello al centro del quadro.

Ma anche una domanda a cui i bambini hanno provato a rispondere:
“MA DOVE VANNO A FINIRE LE COSE CHE NON RICORDIAMO?”

“In una scatola”.

“Dentro di noi”.

“Nei cassetti”,

Nell’aria”.

 

L’inaugurazione, a distanza, si è basata soprattutto sulle tante domande che i bambini hanno fatto a Pamela.

L’opera di Pamela Cocconi resterà permanente nella biblioteca di San Pellegrino Marco Gerra.

 

 

 

 

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