Matteo Razzini 2: il seme delle storie

Per il secondo venerdì consecutivo lo scrittore e performer reggiano Matteo Razzini ha incontrato alunni delle scuole primarie di Reggio Emilia.

In totale , in due giorni, sono state ben 9 le classi che ha conosciuto, per un totale di oltre 220 bambini.

Un centinaio in presenza, gli altri a distanza.

L’autore ha raccontato che per lui le storie sono come semi, dentro di noi, che non si sa mai quando possono germogliare, ma prima o poi germogliano.

 

 

Nel suo caso particolare, per esempio, raccontava che probabilmente il seme delle storie, della narrazione, è stato piantato “piantato” dentro di lui da un famoso burattinaio reggiano: Mariano Dolci.

Dolci, famoso per essere stato il primo burattinaio d’Italia assunto da un comune, il nostro, ai tempi di Loris Malaguzzi e degli asili comunali – che, più tardi, diventeranno gli asili più belli del mondo.

Matteo ha mostrato una foto in bianco e nero con lui da bambini e Mariano Dolci.

Anche lui, durante l’incontro con i bambini delle scuole, ha presentato due burattini costruiti da lui: i fratelli Santuzzo e Peppuzzo.

 

 

 

Oltre ai suoi libri, inoltre, ha letto magistralmente un breve libro libro che aveva come come protagonista uno dei personaggi più famosi delle fiabe: Piccolo Cappuccetto Rosso.

Ma la versione letta da Matteo Razzini, inventata da un’autrice francese,  non era certo la solita, ma un’altra molto originale.

 

 

 

A proposito ha spiegato che le storie possono essere anche stravolte, cioè cambiate, variate, riscritte; e in questo no c’è nulla di male.

 

     

 

Un’altra grande passione di Matteo, oltre ai libri, sono i viaggi: sia quelli interstellari sia quelli da fermo; e ha invitato tutti i bambini che lo ascoltavano a viaggiare sull’astronave della fantasia senza alcun timore.

Infine Matteo Razzini ha parlato dei prossimi libri che usciranno tra qualche mese e del progetto legato al Parco San Lazzaro per “esploratori di paura e raccoglitori di coraggio”.

 

 

 

 

 

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