Una casa, la mia casa / Laboratorio

Il giorno 5 Dicembre 2018 ho condotto insieme alla collega Giorgia Barbieri il laboratorio Una casa, la mia casa.

Il laboratorio ha coinvolto una classe III di scuola primaria, presso la biblioteca San Pellegrino di Reggio Emilia.

Per cominciare, ci siamo presentate dicendo il nostro nome e abbiamo chiesto ai bambini di dirci, uno per volta, il loro nome, aggiungendo la descrizione di un luogo in cui si trovano particolarmente a loro agio, un luogo in cui stanno bene.

 

Abbiamo presentato il laboratorio ponendo alla classe la seguente domanda: “Qualcuno di voi sa spiegarci qual è la differenza tra un illustratore e un pittore?”

Ecco di seguito alcune delle loro risposte.

 

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Dopo una breve discussione, abbiamo presentato la mostra di Alessandro Sanna, l’illustratore dellibro oggetto del laboratorio.

Abbiamo lasciato girare autonomamente i bambini all’interno dell’installazione, chiedendo loro di prestare attenzione ai singoli disegni.

Una volta tornati in cerchio, è emerso che avevano tutti due caratteristiche in comune: un trattopen nero UGUALE in tutte le rappresentazioni (raffigurante una casa stilizzata) e un tratto rosso sempre DIFFERENTE.

Partendo proprio da questo concetto, ho iniziato a leggere il libro Una casa, la mia casa, facendo indovinare a loro quale figura fosse rappresentata pagina dopo pagina.

Al termine della lettura, hanno notato che l’autore, proprio con l’utilizzo del segno rosso, ha reso unica ogni singola immagine.page2image10256

Ha rappresentato, per esempio, due alberi vicini, un bambino con le gambe in su ammirante un pallone, il volto di un uomo, e così via.

“Ed ora è arrivato il vostro turno!”, ho esclamato.

I bambini, entusiasti all’ennesima potenza si sono suddivisi in gruppi da 4 per ogni tavolo e hanno cominciato a tracciare il loro segno rosso, partendo dalla casetta, proprio come Alessandro Sanna ha fatto nel suo libro.

Ciò che li ha motivati ancora di più è stato scoprire che i loro disegni sarebbero stati aggiunti a quelli presenti nella mostra che avevano visitato poco prima.

Ecco di seguito alcune delle rappresentazioni:

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Una volta finiti i disegni, ogni allievo ha mostrato il proprio lavoro alla classe: i compagni avevano  il compito di indovinare cosa fosse stato rappresentato.

Questa seconda parte li ha maggiormente coinvolti dal punto di vista delle emozioni e dell’attenzione, perché gli alunni hanno potuto mettersi in gioco e usare la loro immaginazione come meglio preferivano.

Il laboratorio si è concluso in un clima di serenità e con la promessa che sarebbero tornati per andare a visitare la mostra con le loro ‘opere’.

Questa relazione è stata scritta dalla tirocinante Relazione di Piccagliani – a.s. 2018/2019 – LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA LETTURA E DELLA COMPRENSIONE: UNA CASA, LA MIA CASA

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