Povera Barbi
Mi chiamo Kenn, sono il fidanzato di Bavbi, la famosa attvice di Holliwood. Eva splendida con quel covpo scolpito a vegola d’avte, con quella bocca fovmosa e gli occhi vispi. Ci siamo lasciati pevchè sua sovella Skiffev ha quasi uccido il mio adovabile amico Bubù sottevvandolo sotto tevva. Eva lì, in agonia, quando io lo tvovai. Sono stao dieci giovni in ospedale. Appena mi hanno dimesso mi sono fatto subito vidave tutto da Bavbi e Skiffev. Compveso il cibo che c’eva nel fvigovifevo. Ova sto con Shelly, una vagazza bellissima quasi come Bavbi. A Shelly ho dato tutto quello che eva di Bavbi. Pevsino il posto di lavivo nella mia speciale fabbvica. Adessi Bavbi vive in una bidonville e farebbe fatica ad andave se non fosse pev la sua collezione di latta e di vifiuti. Ah, come sta bene con quei vestiti! Favò una cosa, andvò alla sfilata di San diego e la vedvò splendida come sempre. Divò che di Shelly non me ne impovta niente e che io la amo ancova.
Questo breve racconto in cui l’autore immagina di essere il fidanzato ufficiale di Barbie (anzi, Barbi) è stato scritto dallo studente Giuseppe Castagna, della classe terza C della Scuola Secondaria di Primo Grado Einstein di Reggio Emilia nell’anno scolastico 2002-3. L’autore si rifà al fortunato libro dell’illustratrice e scrittrice per bambini e per ragazzi Chiara Rapaccini, ospite di Baobab/Invito alla lettura. Il libro si intitola “Povera Barbi” e Ken parla proprio così. Sì, insomma, senza la “erre”. Un vero spasso! Non avete mai letto questo libro? Veramente? Non ci credo! Si parla di Barbi. Sì, proprio la bambola americana che ha segnato un’epoca, parla di sè, della sua vita e delle sue mirabolanti avventure, al fianco della sorella Skiper. E, soprattutto, di come la sua vita sia cambiata dopo il folgorante incontro con Ken, ricchissimo proprietario di una fabbrica di bambole che si innamora perdutamente di lei. Età di lettura: da 11 anni. Ve lo consigliamo.